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Deus absconditus, anno 91, n. 2, Aprile-Giugno 2000, pp. 47-52
Paola Bartuli e Maria Carla Zampieri *
La scrittura di M. Mectilde de Bar
I saggi a disposizione per l’analisi grafologica di personalità della Madre Mectilde de Bar, in numero di 41 e tutti in fotocopia abbracciano un periodo che va dal 1677 al 1696, a due anni dalla sua morte. Dall’excursus generale delle grafie si possono individuare due fasi coincidenti la prima con la pienezza della maturità (saggi dal 1677 al 1686) la seconda con l’indebolimento dovuto all’avanzare dell’età (saggi dal 1686 al 1696).
Al di là di queste considerazioni che riguardano soprattutto l’aspetto pressorio della scrittura, rimangono costanti gli elementi più significativi, rivelano una personalità nella quale lo scorrere del tempo non ha inciso in termini di degrado né sul piano intellettivo né su quello temperamentale, rimasti per lo più integri e validi. L’abbondanza dei saggi ha reso necessaria la scelta di alcuni in particolare; per procedere all’analisi grafologica pertanto si è ritenuto opportuno prendere in esame le seguenti scritture:
1. saggio in fotocopia del 1677 n. 3b
2. saggio in fotocopia del 1686 n. 32
3. saggio in fotocopia del 1687 n. 34
4. saggio in fotocopia del 1691 n. 54
5. saggio in fotocopia del 1693 n. 61
6. saggio in fotocopia del 1695 n. 80
7. saggio in fotocopia del 1697 n. 103
Rilevazione dei segni sulla grafia 3b del 1677
Angoli A |
7 |
Lettere addossate |
3 |
R. eleganza |
7 |
Angoli B |
6 |
Legata |
5 |
Riccio confusione |
3 |
Chiara |
6 |
Mantiene il rigo |
8 |
Riccio mitomania |
4 |
Oscura |
4 |
Parallela |
4 |
Riccio soggettivismo |
7 |
Contorta |
3 |
Pendente |
4 |
Riccio spavalderia |
3 |
Curva |
4 |
Calibro piccolo |
6 |
Accurata compita |
6 |
Disuguale m. calibro |
4 |
Ardita |
3 |
Attaccata |
7 |
Flessuosa |
4 |
Aperture a capo |
5 |
Staccata |
3 |
Intozzata 1 ° modo |
7 |
Aste a destra |
4 |
Fluida |
4/5 |
Intozzata 2° modo |
5 |
Aste rette |
6 |
Ganci |
4 |
Largo di lettera |
7 |
Dinamica |
4 |
Omogenea |
|
Largo tra lettere |
5 |
Filiforme |
6 |
Ampollosa |
4 |
Largo tra parole |
5 |
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Alcuni segni di maggiore frequenza e intensità (R. eleganza, mitomania, soggettivismo) si ritiene siano a carico del modello calligrafico di riferimento e pertanto vanno valutati in tale contesto.
TEMPERAMENTI MORETTIANI |
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Assalto |
Attesa |
Cessione |
Resistenza |
Acuta |
Accurata compita |
Aperture a capo |
Aste a destra |
Angoli A |
Contorta |
Attaccata |
Attaccata |
Dinamica |
Disuguale m. calibro |
Curva |
Angoli B |
Intozzata 1 ° modo |
Filiforme |
Chiara |
Flessuosa |
|
Intozzata 2° modo |
Legata |
Fluida |
|
Largo di lettera |
Lettere addossate |
Largo tra lettere |
|
Largo tra parole |
Mantiene il rigo |
Pendente |
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Parallela |
Ganci |
Aste rette |
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Ricci eleganza |
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Ricci mitomania |
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Ricci soggettivismo |
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Contesto
Personalità grafica caratterizzata da elementi intellettivi e temperamentali contrastanti ma nello stesso tempo chiamati a confluire e ad interagire nella linea di unità armonica improntata ad acutezza intellettiva, fermezza volitiva, tenacia progettuale e dirittura morale.
Intelligenza
La scrivente rivela una struttura intellettiva qualificata da chiarezza e grande capacità di osservazione, sostenuta da un equilibrato interagire delle funzioni preposte alla comprensione, al confronto e alla valutazione.
La conoscenza avviene attraverso un processo spontaneo di approfondimento che le permette di cogliere con immediatezza le definizioni ed i significati di quanto va considerando, senza tuttavia trascurarne né gli aspetti emergenti né quelli più nascosti. Non si limita, infatti, ad una comprensione di superficie, ma cerca le motivazioni recondite e meno note per dare spessore e validità al suo pensiero.
La sua mente è attenta e vigile a quanto le accade intorno e ciò la predispone all’accoglienza di ogni stimolo che proviene dall’esterno per prenderne chiara visione solo dopo averlo selezionato, localizzato e inserito in un contesto più ampio di riferimento.
È spontaneamente portata a prestare particolare attenzione a quanto è oggetto del suo interesse e del suo impegno, riuscendo a mantenere alto il livello di concentrazione anche su tempi lunghi senza stancarsi o mostrare segni di cedimento.
La capacità di approfondimento è favorita inoltre da predisposizione del soggetto ad analizzare i problemi e le situazioni in tutti i loro aspetti senza cadere nella frammentazione, ma ricomponendo i singoli dati in una visione di insieme ampia e prospettica .
Il suo ragionamento è consequenziale, logico e chiaro nella discriminazione e nella definizione dei concetti, rapido nell’individuare i rapporti tra causa ed effetto che legano gli eventi e offrono le motivazioni degli avvenimenti.
La scrivente desidera il confronto con le idee e le opinioni di chi le vive accanto, ma di fatto, tale confronto è condizionato dall’esigenza di mantenere fermo e costante il proprio orientamento di pensiero maturato attraverso un permanente stato di ricerca della consapevolezza. Di conseguenza la paura di cedere alla influenzabilità la pone in uno stato di vigile allerta che inibisce ulteriormente la spontaneità del suo slancio. Ciò non significa l’instaurarsi di un atteggiamento di pregiudizio e di chiusura verso nuove proposte e iniziative alle quali però aderisce solo dopo attenta e prolungata valutazione e considerazione in rapporto a quelle finalità che si pongono per lei come prioritarie ed irrinunciabili.
In questo procedere della mente la riflessione assolve un ruolo particolarmente significativo in quanto non appare come il risultato di un’affermazione razionale non motivata, ma piuttosto come risposta ad un’intima esigenza di un più profondo discernimento. In tale prospettiva anche la funzione valutativa si pone come un momento privilegiato di una ricerca precisa e puntuale delle ragioni che sottendono agli eventi e delle motivazioni che fanno scoprire gli obiettivi al fine di conseguire un’oggettività il più possibile priva di dubbi e di ombre.
La modalità del giudizio risente del rigore con cui la scrivente è portata a valutare se stessa per cui, talvolta, pur riuscendo a cogliere con la sua sensibilità gli stati d’animo degli altri, non le rimane facile far prevalere accoglienza e comprensione dell’altrui diversità ed eventuale debolezza sull’esigenza dell’oggettività.
Il ritmo del suo pensiero è vivace e incalzante, rivelatore di un linguaggio interiore che sembra non avere soste, senza tuttavia stancarsi o esaurirsi.
Il calore emotivo che accompagna il processo mentale, manifesta un coinvolgimento interiore che nutre il pensiero e sostiene l’azione personale, facendole tuttavia rischiare un fluire intellettivo univoco e non sufficientemente pronto ad accogliere interferenze o suggerimenti anche giusti o legittimi.
La conseguenza inevitabile di questo «sentire« interiore è la capacità di attrarre nella propria sfera di pensiero le persone che le sono accanto sulle quali esercita una «seduzione» positiva orientata alla condivisione profonda e personale di obiettivi comuni.
Elemento essenziale per instaurare relazioni significative e coinvolgenti è la capacità di comunicare che la scrivente sembra aver posseduto in modo significativo e qualificato da chiarezza, lucidità ed efficacia discussiva. Pur essendo persona di pensiero, guidata da una riflessione costante e continua, non perde di vista le finalità ultime e concrete, ma riesce a convogliare le sue energie verso la loro realizzazione, consapevole che il momento ideativo e progettuale deve interagire con quello realizzativo per risultare efficace e produttivo.
Temperamento
La scrivente ha un temperamento attento e riflessivo che si esprime con atteggiamenti improntati ad una fermezza e decisione che non si traducono in gesti e in parole di eccessiva rigidità ed esclusione grazie alla presenza moderatrice della sensibilità e del calore dell’attesa. Infatti se istintivamente sarebbe portata ad agire nei confronti degli altri sotto la spinta dell’intransigenza e del rigore, in realtà riesce a stemperare tale impulso e a farlo confluire in un atteggiamento rispettoso dei tempi e dei ritmi di maturazione delle persone a lei affidate, nella consapevolezza delle finalità da conseguire.
I suoi rapporti interpersonali sono caratterizzati dalla profondità della comprensione, da una sicurezza di orientamento e da una fermezza esecutiva che non le fanno mai perdere di vista gli obiettivi prefissati; nello stesso tempo la inducono a trovare le modalità espressive più adeguate ed opportune a condurre l’interlocutore dalla sua parte catturandolo e inserendolo consapevolmente nel suo spazio progettuale.
La stessa sensibilità la rende attenta a cogliere le sfumature dell’animo umano e vibrante di fronte a sollecitazioni di ordine spirituale: tutto ciò affina la sua capacità di penetrazione relazionale, l’arricchisce interiormente e la fa divenire punto di riferimento e guida per gli altri.
Tuttavia non appare esente dal vivere stati d’animo di inquietudine e di ansia originate dalla necessità di integrare armonicamente lo slancio dell’ideazione con la pazienza realizzativa dell’attesa, imposta dai limiti e dalle debolezze legate alla fragilità umana.
Tutto quanto è presente nel suo mondo interiore e in quello esterno è recepito con immediatezza e chiarezza, accolto e ordinato in base ad una gerarchia di valori che costituiscono la struttura portante della sua etica e rappresentano elementi di riferimento irrinunciabili.
La scrivente si propone quindi in modo autorevole non attraverso atteggiamenti aggressivi e impositivi, ma in forza delle sue convinzioni e della sua capacità di coinvolgere ed attrarre. Riesce ad essere testimone significativa di quanto e di come sia possibile tradurre nella concretezza del quotidiano e del reale la smisurata altezza di un progetto ideale, attraverso uno stile di vita segnato dall’armonica integrazione dello spirituale con l’umano.
L’alto senso della responsabilità la sostiene nello svolgimento dei suoi impegni ai quali si dedica con linearità, fedeltà e spirito di sacrificio, non lasciando nulla di intentato per il raggiungimento dei suoi ideali e per l’allargamento del progetto di cui è portatrice. In questo appare favorita dal possedere un livello aspirazionale ed una percezione della propria dignità significativi che da un lato la motivano a far sempre meglio e a dare sempre di più spendendo le sue energie senza risparmio negli impegni dei proprio stato, dall’altro la espongono al rischio di vivere la sua missione quasi come un privilegio da difendere, da conservare e da trasmettere.
Avvenimenti, eventi, situazioni difficili trovano nell’intimo della scrivente una profonda e prolungata risonanza, ma tuttavia essi non riescono a turbare la limpidezza dei suo sentire né ad offuscare la linearità del suo agire che appaiono caratterizzati da una tensione permanente verso la rettitudine e verso il bene. Energia e carattere sono sostenuti da una potenza volitiva e da una tenuta psichica che la rendono decisa e tenace negli atteggiamenti, fedele nei propositi e ferma nelle prese di posizioni anche quando queste sono messe in discussione o contrastate in maniera forte. Tutto ciò presuppone la presenza di una stabilità emotiva ed affettiva – ottenuta a prezzo di un grosso lavoro interiore – e di un autocontrollo – frutto di un lungo cammino di formazione – che conferiscono alle sue risposte comportamentali uno stile prudente, contenuto e riservato .
La scrivente non lascia nulla al caso, vive il suo ruolo di «guida» in modo consapevole, responsabile, lucido e coraggioso senza permettere alle avversità di frenare o di condizionare l’efficacia del suo agire. E se, per il conseguimento del suo ideale, deve modulare o ammorbidire il rigore dei suoi atteggiamenti, lo fa nella convinzione che «tutto serve» alla realizzazione del bene e all’attuazione del progetto e della missione a cui ha votato la sua vita . Pertanto può talvolta apparire eccessivamente attenta alle conseguenze delle sue prese di posizione, disposta ad aggirare gli ostacoli piuttosto che affrontarli apertamente, per prudenza o perché sollecitata dalla necessità di non forzare le cose rischiando un ritardo, una rottura, o addirittura l’interruzione del processo di realizzazione delle sue opere.
La sua attività è guidata da un dinamismo controllato, persegue, cioè, sentieri tracciati e sostenuti da profondi orientamenti spirituali che alimentano il suo coraggio, danno spessore alle sue scelte e la inducono a non rinunciare o desistere sotto la pressione di frustrazioni e di sconfitte.
La ricchezza della sensibilità predisporrebbe la scrivente ad un’apertura dell’animo e ad un’espressione più libera e spontanea dei suoi sentimenti, se la razionalità e l’autocontrollo non intervenissero a temperare lo slancio del cuore incanalandolo e sublimandolo nella ricerca del bene e nell’adempimento fedele e perseverante dei doveri del proprio stato. Di conseguenza le stesse manifestazioni dei sentimenti risultano misurate, composte, dignitose al punto tale da poter dare l’impressione di una sostenutezza e di un distacco che non corrisponde all’autentico «sentire» della scrivente caratterizzato, invece, dall’esigenza di influenzare e di essere influenzata dagli altri fino a sollecitare la desiderata risposta affettiva.
Pur provando sentimenti di intenerimento attraverso i quali traspare con pienezza la sua femminilità e il suo senso materno, la scrivente non permette mai che essi diventino l’unico principio ispiratore dei suoi pensieri né tanto meno l’elemento guida del suo agire, ma con energia e lucidità li riconduce e li lascia fluire nella ampiezza e nella fecondità del servizio agli altri.
Da tutto quanto rilevato emerge il ritratto di una personalità significativa sul piano intellettivo, affermativa su quello comportamentale, proiettata verso la realizzazione di un progetto ampio ma concreto pienamente rispondente al suo chiaro ideale di vita.
* Collaboratrici dell’Istituto grafologico G. Moretti di Urbino, docenti al corso di Diploma Universitario in consulenza grafologica della Università LUMSA di Roma. Pubblichiamo il testo della relazione, omettendo le indicazioni ‘tecniche’, al fine di rendere più agevole la lettura.