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Deus absconditus, anno 95, n. 3, Luglio-Settembre 2004, pp. 5-6
Madre Mectilde de Bar *
Maria, abbadessa perpetua dei nostri Monasteri
350 anni fa, il 22 agosto 1654, madre Mectilde de Bar eleggeva la Vergine Maria ad Abbadessa perpetua dei Monasteri dell’Istituto. Riproduciamo qui un ampio stralcio del capitolo II delle Costituzioni, nel quale la Madre stabilisce questa peculiarità come «punto fondamentale ed essenziale« del carisma delle Benedettine dell’adorazione perpetua del Santissimo Sacramento.
1. Noi abbiamo creduto che, per mantenere in vigore il nostro Istituto, rendere stabile e permanente l’Adorazione Perpetua che abbiamo votato al SS. Sacramento dell’Altare, non ci poteva essere mezzo più efficace di quello di affidarlo nelle mani della Santissima Vergine che sola, dopo Dio, è capace di preservarlo dalle occasioni di rilassamento e da altri mali che potrebbero alterare la santità che esso deve avere, supplicandola umilmente della sua speciale protezione, in nome di tutte le anime che si impegneranno ad onorarlo. Come è stata la prima adoratrice del nostro augusto Mistero e la più perfetta vittima che sia mai esistita sulla terra, dopo Gesù Cristo Figlio suo, voglia Ella gratificare questo Istituto con la sua guida, farne un’opera sua e occuparvi per sempre il posto di unica Superiora perpetua di tutto l’Istituto in generale e di ogni monastero in particolare, con esclusione totale di chiunque volesse usurparne il titolo e occuparne il posto. […]
Per questo noi stabiliamo e decretiamo, come punto fondamentale ed essenziale, che non ci potrà mai essere in alcuno dei nostri monasteri una Superiora perpetua, perché questo attributo appartiene esclusivamente all’augusta Madre di Dio, come è stato dichiarato con un atto autentico, approvato e confermato dai Superiori, fin dall’origine del nostro Istituto, il quale non può sussistere se non sotto la direzione di Colei che può con sicurezza scegliere e consacrare vittime accette al suo divin Figlio immolato sull’altare. E, per rendere stabile e irrevocabile questo statuto e conservarne la memoria in ciascuno dei nostri monasteri, tutti gli anni la Madre Priora ne rinnoverà pubblicamente l’atto in Coro dinanzi a tutta la comunità, secondo l’ordine stabilito nel cerimoniale, la domenica nell’ottava dell’Assunzione di questa gloriosa Regina degli Angeli e degli uomini, alla fine della Messa grande solennemente cantata in suo onore[1].
2. La sua immagine scolpita sia collocata con grande onore in Coro, nei dormitori, capitoli, refettorio, sala comune, nel punto più in vista, perché dovunque la onorino, e le sorelle possano ricorrere a Lei in tutte le loro necessità, come figlie alla loro Madre.
3. Le sorelle si stimino felici di avere per prima Superiora Colei che porta la preziosa qualifica di Figlia dell’Eterno Padre, di Madre del Verbo Incarnato, di Sposa dello Spirito Santo, e che, con questi gloriosi titoli, otterrà loro da Dio tutte le grazie e benedizioni, se esse se ne renderanno degne con una cooperazione fedele. […]
7. Stabiliamo che nessuno dei nostri monasteri, sotto qualsiasi pretesto, possa venire mai eretto in titolo di abbazia, e quando se ne fondi qualcuno, oppure qualche antico monastero dell’Ordine sarà incorporato al nostro Istituto, per osservarne le Regole e Costituzioni, immediatamente dopo la loro erezione o incorporazione si stipuli un atto autentico con cui si stabilisca che, d’ora in avanti, tali monasteri non possono avere altre superiore perpetue se non la Santissima Immacolata Madre di Dio.
Questo atto sia firmato dalla Madre Priora e da tutta la comunità, approvato e confermato dai Superiori e gelosamente custodito negli archivi per riconfermarlo ogni anno, secondo la consuetudine del primo monastero di Parigi.
* M. Mectilde du Saint Sacrement, Costituzioni sulla Regola del Santo Padre Benedetto per le Monache Benedettine dell’Adorazione Perpetua del SS. Sacramento, (trad. dal ms P 103), Alatri 1982, pp. 23-25 passim.
[1] Oggi questa cerimonia si svolge nei nostri monasteri il 15 agosto, solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria (N.d.r.).